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L'incanto dei libri: Byron nella Torre d'Ugolino


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La mostra L’incanto del libri: Byron nella Torre di Ugolino è stata organizzata dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa nella cornice del progetto PRIN 2022 Reviving the Liberal:  Literature and Politics between Britain and Italy, 1821-23, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e con il supporto del Sistema Bibliotecario d’Ateneo e della Biblioteca Universitaria di Pisa.

L'iniziativa scientifica ha inteso valorizzare il patrimonio librario antico pisano, dando visibilità alle pregevoli edizioni primo ottocentesche di opere byroniane conservate presso la Biblioteca Universitaria di Pisa, il Sistema Bibliotecario dell'Università di Pisa e la Biblioteca della Scuola Normale Superiore.
I volumi scelti per l’esposizione, tra cui alcune rare prime traduzioni italiane, testimoniano la precoce diffusione dell’opera di Lord Byron in Italia, e sono documenti fondamentali per lo studio della  sua ricezione nel contesto culturale italiano, specificamente toscano, del primo Ottocento. Essi evidenziano, inoltre, l’importanza del periodo trascorso in Toscana dagli intellettuali del cosiddetto Pisan Circle e la loro influenza sulla scena letteraria e culturale locale, con particolare attenzione all’impresa editoriale di The Liberal. Prose and Verse from the South.
Al centro della mostra si sono collocati, infatti, i due preziosi volumi della prima edizione del periodico il cui progetto fu delineato fin dall’incontro tra Byron e Shelley a Ravenna nel luglio 1821 e si concretizzò con l’arrivo di Hunt a Pisa nell’estate del 1822. Il Liberal nacque in un ambiente eterogeneo, caratterizzato da un clima di vivace scambio intellettuale, e da una collocazione geografica, politica e culturale eccentrica rispetto al contesto britannico. I suoi ideatori attribuivano alla letteratura una funzione attiva nella trasformazione della società e un ruolo di mediazione di valori cosmopoliti e transnazionali. Il periodico fu profondamente influenzato dalla tradizione culturale e letteraria italiana e promosse una prospettiva meridionale e un “radicalismo anglo-italiano” che si poneva in aperta antitesi rispetto al clima conservatore che dominava l’Inghilterra del periodo.

La mostra ha permesso al pubblico di entrare in contatto con manufatti storici unici (tra cui una lettera autografa di Byron a Mary Shelley),  in un contesto espositivo, quello della Torre della Fame, di grande suggestione e impatto e all’interno un percorso che ha inteso valorizzare sia i volumi che lo spazio storico, creando un'esperienza culturale coinvolgente e di alto valore scientifico per un pubblico diversificato.
In collaborazione con le scuole del territorio (nell’ambito dei PCTO) è stato organizzato un servizio di guida per i visitatori interessati ad approfondire la conoscenza di Lord Byron e del Pisan Circle.
Destinatari della mostra sono stati studenti universitari e delle scuole del territorio, studiosi di letteratura inglese e storia della stampa, appassionati di libri antichi e di storia locale, cittadini e turisti interessati al patrimonio culturale pisano.

Inaugurata il 27 giugno 2025 e aperta  fino al 5 luglio 2025, la mostra ha avuto un ottimo successo di pubblico e risonanza sui media locali e nazionali (rassegna stampa).  

 

Testimonianze

Percy Bysshe Shelley a Leigh Hunt (Hampstead), Pisa, 26 agosto 1821

 

Mio carissimo amico,

dall’ultima volta che ti ho scritto, sono stato in visita a Lord Byron a Ravenna. Il risultato di questa visita è stata la decisione, da parte sua, di trasferirsi a Pisa; e io ho preso in affitto per lui il più bel palazzo sul Lungarno. Ma l’aspetto più rilevante della mia visita consiste in un messaggio che egli desidera io ti trasmetta […] Egli propone che tu venga qui e partecipi con lui e con me a un’impresa editoriale da condurre in questo luogo; un periodico nel quale ciascuna delle parti coinvolte pubblichi tutte le proprie composizioni originali e condivida i profitti. Aveva già avanzato la proposta a Moore, ma per qualche ragione non si è mai concretizzata. Non vi è dubbio che i profitti di un’iniziativa alla quale tu e Lord Byron prendiate parte sarebbero, per molteplici e convergenti ragioni, assai considerevoli.

 

Scheda a cura di

Roberta Ferrari

Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica

Università di Pisa

Ultimo aggiornamento

08.08.2025

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